Parlando di
Numeri Curiosi, dopo aver trattato la
Radice di Due,
non si può fare a meno di parlare del Signor
Pi Greco π
o
Costante di Ludolph, forse una delle più importanti costanti della matematica!
È curioso sapere per quanti secoli, tanti studiosi si siano prodigati per assegnargli un valore sempre più preciso.
Essendo un numero irrazionale (come la Radice di Due), vuol dire che non può essere espresso come un rapporto tra numeri interi, ed il suo valore è Il 3,14159 (per comodità prendiamo le prime cifre dopo la virgola).
Non è possibile calcolarne tutte le sue cifre perché sono appunto, infinite.
Perché "π" è la prima lettera della parola greca che significa
circonferenza (περιφέρεια).
Il valore di π infatti è uguale al rapporto tra la lunghezza di una circonferenza ed il suo diametro.
I primi a dare un valore al Pi Greco furono i Babilonesi, i quali attribuirono a π il valore di 3,125, ben lontano da quello reale. In seguito gli Egiziani che gli assegnarono un valore di 3,16 e lo utilizzarono nei calcoli per creare le Piramidi di Giza.
Per arrivare ad avere un’approssimazione più precisa, occorre aspettare quel genio di Archimede, nato a Siracusa nel 287 a.C. Fu il primo infatti a trovare il metodo più efficace per approssimare il valore di π con una dimostrazione estremamente rigorosa. Utilizzò una circonferenza di diametro unitario e, all'interno ed all'esterno di essa, rispettivamente, inscrisse e circoscrisse dei poligoni regolari con un numero sempre maggiore di lati. Con questo semplice ma geniale espediente, Archimede riuscì a delimitare il valore del π tra due numeri detti numeri guardiani.
Dall'altra parte del mondo, in
Cina, molti matematici si prodigarono nel calcolo del valore di Pi Grego. L'astronomo
Tsu Chung Chi e suo figlio dedicarono molti anni allo studio di questa costante. Il loro calcolo fu molto preciso perché usarono poligoni con innumerevoli lati. L'operazione fu davvero immane, soprattutto per gli strumenti dell’epoca, ma il risultato fu un valore che si discostava da quello reale solamente per una cifra su un miliardo!
Infine, giungendo al
XVI secolo, troviamo il matematico schermitore tedesco
Ludolph Van Ceulen; lui utilizzò poligoni con circa 200 lati ciascuno e riuscì a calcolare un valore del Pi Greco con 35 cifre decimali e fu così orgoglioso del suo risultato che fece incidere il π e le 35 cifre dopo la virgola che aveva calcolato sulla sua pietra tombale! In suo onore il π si chiama ancora oggi anche,
Costante di Ludolph.
Dobbiamo aspettare però l'era contemporanea e l'avvento dei calcolatori per avere a disposizione sempre più cifre decimali di Pi Greco.
Infinite sono le cifre decimali che non si ripeteranno mai uguali dopo la virgola (non periodico) e la curiosità di questo numero è proprio che dentro di esso è possibile trovare qualsiasi sequenza di numeri; da qualche parte, al suo interno, puoi trovare la tua data di nascita, la tua altezza, il tuo peso, il tuo numero civico, il tuo numero di cellulare.
Ora, se sostituissimo ai numeri delle lettere, potremmo trovare in esso tutto le parole di tutte le lingue dell’universo.
In onore di Pi Greco è stato inventato anche uno stile di scrittura, chiamato Pilish, in cui le lunghezze delle parole consecutive corrispondono alle cifre del numero Pi Greco.
Ad esso sono state anche dedicate
poesie, in particolare dalla poetessa polacca Wislawa Szymborska (premio Nobel).
E che dire del Pi greco nella
musica?
La cantante Kate Bush, nel suo ottavo album Aerial, ha dedicato un intero brano al Pi Greco e, in una delle strofe, ne canta addirittura le prime cifre!
Daniel McDonald invece, ha provato a trasporre i numeri di Pi Greco in note.
Negli orologi digitali inglesi, che scrivono le date con il mese prima del giorno, il 14 marzo del 2015 alle ore 9:26:56 è comparso sui display Pi Greco con le sue prime 10 cifre decimali: 3/14/15 9:26:53 e da allora si è iniziato a celebrare ogni14/3 il Pi Day, il giorno dedicato al Pi Greco, mentre nel 2020 l'Unesco ha proclamato il 14 marzo Giornata internazionale della matematica.
Non ci crederai, ma esiste una “disciplina sportiva” non ufficiale che si svolge decantando a memoria quante più cifre decimali del Pi Greco; Akira Haraguchi, ingegnere giapponese in pensione, è il campione imbattuto di questo "sport" ed è riuscito a memorizzare la bellezza di 100.000 cifre.
Vuoi divertirti a memorizzare le prime diciannove cifre del Pi Greco? Puoi utilizzare questa semplice metodologia:
impara a memoria la seguente frase, e poi associa a ognuna delle parole il corrispondente numero di lettere che la compongono:
“Ave (3) o (1) Roma (4) o (1) Madre (5) gagliarda (9) di (2) latine (6) virtù (5) che (3) tanto (5) luminoso (8) splendore (9) prodiga (7) spargesti (9) con (3) la (2) tua (3) saggezza (8)”.
Per arrivare fino a 100.000 come
Akira Haraguchi, utilizzando questo efficace metodo, dovresti più o meno scrivere un poema. Ma
esistono tante altre
metodologie anche
più semplici e veloci per ricordare serie lunghissime di numeri.
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