Il Solstizio d’Inverno è uno dei momenti di passaggio dell’anno in cui tutto sembra fermarsi: la luce, la natura, il tempo.
Fino a questo momento le ore di luce sono via via diminuite per lasciar spazio al buio della notte, fino a che, dopo un momento di "immobile equilibrio", inizieranno lentamente a prevalere sulle foschie invernali.
La parola latina solstitium deriva da Sol e dal verbo sistere e significa “arrestarsi del Sole”: l’astro infatti arresta la sua discesa sull'equatore celeste ed inizia a risalire verso nord, dove nuovamente si fermerà (Solstizio d'Estate). Ecco quindi che il Solstizio d’Inverno è considerato come l’inizio del nuovo anno, il germe della rinascita.
Sin dall'antichità il Solstizio d'Inverno è coinciso con una fase di ripartenza, ideale per visualizzare i propri desideri e obiettivi, per far sì che possano realizzarsi nei mesi a venire. L'idea è quella di gettare i semi affinché germoglino con i primi tepori di primavera.
l’inverno ci predispone naturalmente a stare in ambienti chiusi, per via delle basse temperature. Questo passaggio tra estate e inverno, tra esterno ed interno, richiede un equilibrio interiore che è sempre più assente nella società attuale.
Il sistema economico si fonda sulla dopamina e l’intrattenimento continuo. Per queste ragioni oggi, l’inverno è sinonimo di “corsa a fare …” per stare dietro spesso a false necessità di cui la nostra mente è ormai assuefatta e dipendente.
Il consumismo interviene allontanandoci dall'essere in contatto con la natura e dal rispetto dei nostri ritmi. E così, sempre più spesso si instaurano circoli viziosi che vanno contro il nostro benessere psico-fisico.
Sono sempre più in aumento i “comportamenti consolatori” che riguardano il cibo (l’assunzione di “trash food” legato alla dipendenza da zucchero), lo shopping, l’uso di sostanze, internet, la dipendenza da lavoro, da pornografia e così via, in una spirale estremamente deleteria per il nostro benessere, allontanandoci sempre di più dai nostri reali bisogni.
Proviamo ad osservare la natura, in questo periodo si riposa per prepararsi a vivere un nuovo ciclo. Questo è il periodo in cui siamo più lontani dal sole, un momento dove la luce scarseggia e quindi c’è necessità di trattenere questa piccola quantità di luce in noi.
In generale l’inverno dovrebbe essere un periodo di introspezione: come la natura è in letargo, coperta da coltri innevate a riposare, così dovremmo favorire in noi l’introspezione e la riflessione entrando dentro di noi.
Nel silenzio di questa stagione in cui tutto sembra immobile, si prepara e nasce l’inizio di ogni cosa.
Come dice Sting: “L’inverno è il periodo dell’anno che favorisce maggiormente l’immaginazione: ci si siede davanti al camino, si riflette sul passato, su quello che è stato l’anno appena trascorso, ci si prepara a quello che verrà. È una stagione psicologica, oltre che temporale”.
Questo quindi è il periodo giusto per fermarsi, riflettere, anche sognare, e infine pianificare i cambiamenti.
Fino al Solstizio d’Estate sarà tempo di progettare e costruire!
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